La nostra filosofia

Oggi come un tempo, il nostro obiettivo è sono sempre il medesimo: produrre vini di qualità che siano anche sostenibili.


Qualità

Vini per lo più frizzanti, gioiosi, freschi, di pronta beva, come nella vera tradizione emiliana.

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    Il rosso acceso del Lambrusco, il giallo soave della Malvasia, il crepitio della spuma che cresce nel bicchiere prima di bruciarsi per lasciar spazio al solletico di una bolla fine e persistente, il profumo di fiore e di frutto, sono il miglior viatico per godere di una tavola imbandita dei tanti prodotti tipici del territorio o della compagnia degli amici più cari. 

Ma non solo: anche fermi, strutturati, sottoposti al necessario affinamento.

Tutti con un tratto distintivo comune: la qualità.

Sembra una banalità, ma così non è se si considera il termine nella sua accezione più ampia.

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    L'obiettivo è ottenere vini che, nel rispetto della tipicità, siano in grado di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più preparato ed esigente. Vini in grado di regalare una piacevolezza organolettica tale da dispensare appagamento nelle più disparate occasioni, coniugata ad una salubrità intrinseca che possa garantire tutti quegli effetti salutistici positivi che la scienza associa a un consumo moderato.

    Per ottenere ciò, siamo convinti che il futuro debba affondare le proprie radici nel passato e che il progresso non debba dimenticare ciò che di buono l'esperienza porta in dote.

    Da qui muove lo sforzo continuo per coniugare al meglio le nuove conoscenze in materia enologica e le innovazioni tecnologiche con quelle leali pratiche enologiche che la tradizione e l'esperienza sono andate consolidando nel corso del tempo.

    Nel rispetto dei consumatori, dell'ambiente e dei consumatori.

Sostenibilità

Abbiamo da sempre creduto in un modello produttivo sostenibile, che ci permetta di soddisfare i nostri bisogni senza pregiudicare la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.

Dal 2019 Progetto.Zero è il nuovo corso aziendale pensato per gli anni a venire: un impegno pluriennale per produrre in modo sempre più sostenibile prodotti sempre più salubri. Un passo alla volta. 

Il Biologico

Da sempre abbiamo condotto i nostri vigneti senza forzature agronomiche, nel rispetto dell'ambiente, degli operatori e del consumatore, secondo i rigidi disciplinari della produzione integrata avanzata.

Dal 2020 abbiamo deciso di compiere un ulteriore passo in questa direzione, abbracciando con convinzione l'agricoltura biologica.

L'obiettivo è la tutela di ciò che dà vita ai nostri vini: acqua, suolo ed aria. Perseguendo una gestione agronomica che permetta di eliminare il ricorso ai prodotti chimici di sintesi, di ridurre l'erosione e il dilavamento del suolo, aumentandone la fertilità e la biodiversità, di preservare il paesaggio rurale.

KM Zero

Ci impegniamo a produrre a "km zero". Oltre ai vini prodotti con le nostre uve, che è anche una via che permette di risparmiare senza rinunciare alla qualità, acquistiamo infatti solo uve, mosti e vini provenienti da territori limitrofi. Inoltre, cerchiamo di incentivare la vendita diretta in cantina e di consegnare direttamente i nostri prodotti per accorciare il più possibile la filiera.

Vuoto a rendere

Da sempre proponiamo un sistema di produzione che si rifà al modello di economia circolare, caposaldo di una produzione sostenibile: il "vuoto a rendere".

Abbandonato negli anni  passati dai più, non abbiamo mai rinunciato a questo modo di operare che incarna appieno i principi dell'economia circolare e della sostenibilità ambientale della produzione. Ancora oggi, per i vini acquistati in cantina o consegnati direttamente a domicilio, ritiriamo le bottiglie vuote: tratteniamo una cauzione quando mancano e la rendiamo quando sono restituite in eccedenza. Le bottiglie vengono lavate, sanificate e riutilizzate; come facevano i nostri padri e i nostri nonni.

Un recente studio universitario ha stimato che un sistema sostenibile di raccolta, pulizia e riutilizzo delle bottiglie di vino, possa portare ad una riduzione dell'impronta carbonica del 28%.

Inoltre, così facendo si può risparmiare senza rinunciare alla qualità.

1961


Viene costituita la Amadei F.lli. (SDF), con sede a Parma, in località Beneceto (foto).Il vino, soprattutto Lambrusco, Malvasia e Barbera, viene acquistato sfuso, confezionato in damigiana oppure imbottigliato a mano per la rifermentazione in bottiglia. Si consegnano direttamente a casa le damigiane o le bottiglie in casse di legno da 24 o 30 bottiglie, non di rado al quarto o quinto piano, anche senza l’ausilio di ascensore. (foto)

1973


Podere ‘Alberi Nuovo’ – Fontanini - Parma Viene acquistato il Podere ‘Alberi Nuovo’, a Parma, in località Fontanini, destinato a divenire la nuova sede dell’azienda.Sono gli anni della crisi petrolifera, della circolazione a targhe alterne e dell’inflazione a due cifre. Si costruisce una cantina di circa 600 mq, cui seguiranno due ampliamenti fino a raggiungere i circa 2000 metri quadrati attuali (foto)

1982


Metodo “Martinotti”

Con l’acquisto di 4 autoclavi da 50 hl, si dà inizio alla produzione di vini frizzanti a fermentazione naturale secondo il metodo “Martinotti”.Oggi le autoclavi sono 24 di varie capacità per un totale di circa 2740 hl.

1984


Vinificazione

Con l’acquisto di una pressa Vaslin, si inizia col pigiare le uve acquistate e si continuerà con quantità sempre crescenti.La capacità di trasformazione odierna è di circa 5000 quintali di uva.

2019 - Progetto Zero



2020 - Bioconversione



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